Domenica, 23 Maggio 2021 16:23

Lo Spirito Santo e la processione dal Padre e dal Figlio. I chiarimenti del concilio di Toledo del 589 d.c.  In evidenza

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Di Daniele Trabucco - Domenica 23 maggio 2021 la Chiesa ha celebrato la solennità (colore liturgico rosso) delle Pentecose, ossia la discesa dello Spirito Santo, la terza Persona della Santissima Trinità, su Maria e gli Apostoli nel cinquantesimo giorno dopo la Pasqua. Nel Credo niceno-costantinopolitano si recita che lo Spirito "procede dal Padre e dal Figlio". Che cosa significa questa espressione?   

É l'attività con cui, nell'unica sostanza di Dio, avviene la generazione del Figlio dal Padre e la spirazione dal Padre e dal Figlio dello Spirito Santo. Ora, in Dio esistono processioni immanenti, cioè processioni il cui termine permane nell’intimità divina. 

Queste sono da intendere non in senso passivo perché Dio é atto puro. Gli atti, allora, che originano le processioni non solo permangono in Dio, ma sono Dio stesso. Precisa il Concilio di Toledo (Spagna) del 589 d.C.: "Se qualcuno non crede che lo Spirito Santo procede dal Padre e dal Figlio ed è coeterno ed uguale al Padre e al Figlio, sia egli anatema".

E aggiunge Tommaso d'Aquino (1225-1274): la processione dello Spirito non solo dal Padre ma anche dal Figlio "è una necessità di ragione all’interno della Trinità, in quanto senza di essa lo Spirito Santo in alcun modo si potrebbe concepire come persona distinta dal Figlio".

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